Biografia di Giambattista.


     1975-1979: Giambattista nasce a Catania. Vive con i genitori a Vittoria in provincia di Ragusa.

     1979-1985: Si trasferisce con la famiglia a Fornazzo in provincia di Catania. Frequenta la scuola materna ed elementare locale. La sua classe è composta da 3 ragazzi (1 dei quali è suo fratello).

     1986-1988: Frequenta la scuola media inferiore locale. La classe è composta da più di 15 ragazzi e ragazze. Spende il tempo libero giocando a calcio con i pochi ragazzi del villaggio, e passeggiando spensieratamente per la campagna che circonda il suo villaggio.

    1989-1994: Frequenta l’ I.T.I.S. di Acireale, dove il 99% degli studenti sono ragazzi. Conosce 2 persone destinate a sconvolgere la sua quieta esistenza: Edgar ed Emanuela. Edgar per la vitalità con la quale affronta la vita. Emanuela per l' intensità delle emozioni che riesce a provare.

     1995-2000: Si trasferisce a Londra, inizia a lavorare cambiando lavoro più volte. Esplora il campo della musica Dark o Gotica al quale era stato introdotto da Edgar.
Comincia a viaggiare in Gran Bretagna ed in Europa. Viaggia in Interrail svolazzando per le capitali di mezza Europa: Berlino, che porta ancora le cicatrici di un violento passato, lo intrattiene; Budapest lo circonda di regale; Sofia gli regala un po’ di misticismo, Praga un po’ di magia, Belgrado un po’ di odio; vede la fastosità del Louvre, e la maestosità del Vaticano; incontra la Firenze dei miti, ed è accolto dalla tranquilla Bologna; Madrid lo sorprende, Stoccolma lo seduce, e Nizza lo affatica; Dresda e Neuschwanstein lo corteggiano; Bruxelles lo incanta; Amsterdam gli propone l' affare.
Nel maggio del 1999, vede per la prima volta un concerto degli Ataraxia, s’ innamora istantaneamente della loro musica e decide di organizzare un loro concerto a Londra. Il concerto viene realizzato prima della fine dell' anno. Contemporaneamente inizia a lavorare al suo primo libro, che sarà pronto per la pubblicazione l’ anno successivo.

     2000-2003: Continua a viaggiare alternando lavoro e viaggi. Novembre 2000: Egitto; Settembre-Ottobre 2001: Spagna, Portogallo, Marocco; Gennaio-Luglio 2002: America centrale (Messico, Guatemala, Honduras, USA); Settembre-Ottobre 2003: Grecia & Turchia.
All’ inizio del 2003 conosce Ivana che cambierà il suo modo di essere, i suoi sogni, e la sua “Ragione dell’ esistenza”.

      2004: All’ inizio dell’ anno ritorna a Londra. Decide che per il momento ha già viaggiato abbastanza. È un periodo di transizione pieno di incertezza e di instabilità sentimentale. A natale va in Sicilia a trovare i genitori.

      2005: Continua a restare a Londra e a lavorare. Va a Berlino per una settimana a pasqua. A Novembre va in Thailandia per 2 settimane. A Ko Tao fa un corso di immersioni per cercare di vincere la sua fobia dell’acqua. La fobia rimane (anche se non tanto forte come prima), ma l’ esperienza del mondo subacqueo è positiva ed indimenticabile. A natale va in Sicilia a trovare i genitori.

     2006: Continua a restare a Londra e a lavorare. A natale non riesce ad andare in Sicilia perché gli cancellano il volo, quindi va a passare il natale a Amsterdam.

     2007: A Gennaio va in Sicilia a trovare i genitori. A Marzo va per la prima volta a Pisa e a Prato (a vedere un altro stupendo concerto degli Ataraxia). Continua a lavorare e a cercare la quiete e la pace interiore.

     2008: Un anno caratterizzato dall' aumento di responsabilità al lavoro con conseguente incremento dello stress lavorativo. La pace interiore sembra un miraggio irraggiungibile. La voglia di fare in netto declino. Ad Agosto va a trovare i genitori in Sicilia.

    2009: Un anno molto simile al 2008. Per certi versi lo stress lavorativo diminuisce. In primo luogo perché si rifiuta di prendersi più responsabilità; inoltre, perché la compagnia si trasferisce in una sede più vicina, quindi il tempo perso per andare e tornare dal lavoro diminuisce. Per tutto il periodo estivo usa la bicicletta per andare al lavoro. Ad Agosto va in Sicilia a trovare i genitori.

    2010: Un anno passato molto veloce. I mesi sono passati e dimenticati come se fossero un flash che uno riesce a captare a malapena, senza che rimanga un impressione ben definita in memoria. Niente di particolare da evidenziare. Un paio di visite in Sicilia a trovare i genitori durante le ferie. Un periodo dominato da una mancanza di voglia di fare invincibile.

    2011: In quest' anno sembra che il mondo si stia preparando ad arrivare alla fine di un ciclo: l' incertezza di rivoluzioni e proteste; il sorgere di nuove potenze e il declino delle "vecchie" potenze; la crisi economica che accentua i disagi dei molti. La tensione sta crescendo in tutta l' umanità, e sembra che il momento dell' esplosione si sta avvicinando. La violenza che si intravede e mette in mostra la malvagità dell' animo umano, fa crescere la sfiducia nella moralità umana a dismisura. A dispetto dell' avanzamento tecnologico, regnano quasi incontrastate le superstizioni religiose. Nella giungla umana chi sa dire le migliori bugie è il più forte (insieme a chi è più ricco...). L' unica cosa che riesce a condizionare il comportamento umano è la paura del dolore e della punizione; anche se il miraggio di poter ottenere la felicità è in grado di sconfiggere questa paura del dolore e della punizione. E poi c'è anche la disperazione che inferocita grida vendetta e distrugge tutto quello che si trova davanti.
Di fronte alla disperazione la moralità si scioglie. Sopraffatta la paura del dolore, il sadismo dell' animo umano esprime tutto il suo odio per esser stato svilito e costretto a nascondersi dalla moralità. La moralità umana non è oggettiva ma soggettiva, basata sulla cultura (per lo più le bugie religiose). In fondo, la moralità è una creazione dell' uomo e va contro molti degli istinti animali umani. Forse è possibile modificare l' uomo geneticamente per fargli perdere gli istinti animali; ma fino ad oggi non è stato fatto, quindi gli istinti animali continuano a condizionare il comportamento umano. L' Übermensch di Nietzsche è solo un illusione perché per ottenerlo bisognerebbe cambiare in modo radicale le forze motrici dell' animo umano. Un essere modificato così radicalmente non sarebbe più un uomo, ma un altro essere che dovrebbe avere un altro nome.
Qualcuno potrebbe dire che la moralità è morta. Ma si tratta solo della presa di coscienza del fatto che l' uomo non può oltrepassare certi limiti. Una forma di moralità è necessaria per poter vivere in una società. Ma si tratta solo di un artificio pratico, non di un ideale. Anche i barbari hanno un minimo di morale, che però non impedisce loro di massacrare coloro che sono esterni alla loro società (e non solo...). Gli orrori del passato esistono nel presente, ed esisteranno anche nel futuro finché l' uomo sarà uomo.
Di sicuro non è possibile prevedere il potere distruttivo delle "esplosioni sociali". Ma quest' anno ne ha viste molte di queste esplosioni. Quindi è lecito aspettarsi che ci sono coloro che cominciano a prepararsi. Quelli che come Giambattista cominciano a sentire l' aria della guerra cominciano a svegliarsi.
Giambattista, ancora alla ricerca di una pace interiore, si rende conto che se non cambia qualcosa non la troverà mai. Inoltre, comincia a temere di ritrovarsi in un ambiente che non permette la pace. La voglia di fare continua a latitare, ma il desiderio di un cambiamento si fa sempre più pressante. Dopo l' estate decide di tornare in Sicilia per qualche mese a spendere un po' di tempo con i genitori.
A ottobre muore Uccio (il fratello), ed è costretto a fare una breve visita in Vietnam. Un trauma per i genitori (e non solo..). Per lui la morte a volte è una liberatrice, e non la considera solo una distruttrice (dipende dalla situazione...). Vista la situazione, la morte del fratello non è traumatizzante come potrebbe esserlo in altre circostanze.

     2012: Resta in Sicilia fino alla primavera. Poi torna a Londra e fortunatamente trova un lavoro. In estate preferisce stare a Londra perché il caldo estivo in Sicilia è insopportabile (almeno per lui...). A Dicembre torna in Sicilia per stare un po' con i genitori.
La tensione dell' umanità continua a crescere, ma il pericolo di un esplosione non sembra imminente. Anche se basta una scintilla per portare il caos in una nazione intera.
Quindi trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato potrebbe essere fatale. Del resto questo vale anche nei posti che sembrano tranquilli e sicuri, la differenza sta solo nelle probabilità dell' occorenza della fatalità. Quindi bisogna stare sempre allerta per cercare di accorgersi di eventuali pericoli prima che sia troppo tardi.
L' uomo deve vivere il suo tempo. Quindi se il suo tempo porta dei rischi, l' uomo è costretto ad affrontarli. Si può evadere solo fino ad un certo punto. Anche perché l' uomo ha bisogno di socializzare e non può separarsi completamente dal resto dell' umanità. Inoltre a volte basta poco per cambiare la vita di una persona. Quindi le motivazioni per andare in un posto, piuttosto che in un altro, possono essere varie e non apparenti.
A fine estate trova l' ispirazione di scrivere un piccolo ebook (in inglese) che cerca di provare l' inesistenza di dio.

     2013: Resta in Sicilia fino a febbraio. Torna a Londra e dopo qualche settimana va in Brasile per 5 settimane. Dal Brasile ritorna a Londra. Questa volta, passano mesi prima che trovi un lavoro. In quei mesi ha molto tempo libero, ma la preoccupazione per trovare lavoro in qualche modo gli impedisce di godersi il tempo libero.
Resta a Londra a lavorare fino alla fine dell' anno.

     2014: Torna in Sicilia a gennaio e resta fino ad aprile. Torna a Londra e resta fino ad agosto. Va in vacanza in Australia per 3 mesi, visitando la costa orientale. Quindi ritorna a Londra, ma resta solo qualche settimana e poi torna in Sicilia a dicembre.

     2015: Resta in Sicilia fino a marzo, e ritorna a Londra. Riesce a trovare un lavoro e lavora per il resto dell' anno. Torna in Sicilia a trovare i genitori per qualche settimana a giugno e a novembre.

     2016: Resta a Londra a lavorare per quasi tutto l'anno. Cerca di godersi le piccole cose che la vita gli offre, anche se soffre qualche delusione di troppo.
Torna in Sicilia a trovare i genitori ad aprile e poi a novembre/dicembre quando muore il padre.
Guarda impotente la sofferenza (più psicologica che fisica) del padre che vorrebbe l' eutanasia, ma che non può averla perché illegale in Italia.
Giambattista pensa che sarebbe giusto che tutti coloro che si oppongono all'eutanasia abbiano una morte atroce, come quella che devono avere molte persone per colpa loro; ma purtroppo raramente c'è giustizia nel mondo umano.
Certamente, ognuno è libero di rifiutarsi di praticare l'eutanasia; ma chi non vuole l'eutanasia per se stesso, non ha nessun diritto di opporsi al desiderio di eutanasia di altre persone, specialmente se sono pienamente coscienti e capaci di intendere e di volere.
Oltre alla morte del padre, quest'anno è morta anche la nonna materna.
Quindi quest'anno è stato poco felice. Comunque, Giambattista pensa che è inutile amareggiarsi per le cose che ci regala il fato e che sono fuori dal nostro controllo. L'uomo può solo cercare di fare del suo meglio e cercare di influenzare le cose che può in qualche modo controllare. La morte delle persone care deve servire da stimolo a vivere bene il tempo limitato che abbiamo a disposizione. La tristezza, anche se naturale in certi casi, non serve a nessuno.

     2017: Resta a Londra a lavorare per quasi tutto l'anno. Cerca di godersi le cose che la vita gli offre.
Continua a non essere fortunato in amore, poiché anche quest'anno le sue piccole speranze sono state stroncate: perdendo ogni speranza con l' unica ragazza che lo faceva sentire un po' speciale.
Non si sente molto ispirato, sentendo invece tanta incertezza a causa della Brexit e del potenziale che ha di imporre limiti alla sua vita.
Questo è un anno di attesa e vedere cosa succede. Sperando di trovare qualche ispirazione e forse anche qualcuno di speciale.

     2018: Resta a Londra a lavorare per quasi tutto l'anno. Fa qualche breve viaggio e visita nuovi posti (Malta, Islanda, Giordania e Israele).
Rimane in attesa di vedere come la Brexit si andrà a concludere.
Ancora in attesa di trovare una persona speciale, ma con poche speranze.

     2019: Resta a Londra a lavorare fino a ottobre. Quindi va in Sicilia a visitare la mamma per quasi un mese. Dopodiché, inizia un lungo viaggio in sud america (Argentina, Uruguay, Chile).
Non ha più speranza di trovare una persona speciale, ma nella vita non si sa mai.

     2020: Il viaggio in sud America continua (Argentina e Paraguay) finché la pandemia globale del Covid-19 lo costringe a fermarsi.
A febbraio, nel nord dell' Argentina conosce una donna con la quale spende praticamente tutto il resto dell' anno. Questa relazione ha alti e bassi come molte altre. È una nuova esperienza dalla quale Giambattista impara alcune cose (su se stesso, e sbagli che ha fatto...).
A dicembre, riesce a tornare in Italia a spendere un poco di tempo con la mamma che ha bisogno di un poco di aiuto nei freddi mesi invernali.

     2021: Quest'anno è condizionato fortemente dalla pandemia del Covid-19. Lui passa quasi tutto l'anno in Sicilia.
Nei mesi estivi, quando le restrizioni vengono rilassate, fa dei brevi viaggi all'interno della Sicilia, a Siracusa e Trapani; visitando pure l'isola di Favignana.
A settembre riesce ad andare nel Regno Unito, ma resta solo fino a ottobre, ritornando in Sicilia per i freddi mesi invernali.

     2022: Quest'anno sembra che l'umanità sia ritornata all'inizio del ventesimo secolo.
Viene da pensare che le persone potenti, in qualche modo, dovrebbero avere un po' di saggezza, ma molto spesso questo non è il caso.
Giambattista passa i freddi mesi invernali in Sicilia. In estate viaggia in sud America (Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia e nord del Cile).
Tutto sommato, a livello personale, è un buon anno; anche se c'è sempre la possibilità di miglioramenti.

     2023: Quest'anno è stato relativamente tranquillo, senza grandi viaggi.
Giambattista passa i primi mesi in sicilia. A maggio torna a Londra, dove lavora fino a novembre.
Quindi torna in sicilia per non lasciare la madre sola nei mesi invernali.